Il terrore che muove il pensiero. Che cos'è la filosofiaLa filosofia oggi ha un significato troppo generale e inconsistente, è frammentata in diverse interpretazioni e parcellizzata di scienza in scienza, suona nella quotidianità come una parola svuotata di senso, e viene approssimata con "amore per il sapere"; un significato troppo debole, inadatto ad esprimere la sua viscerale profondità umana.
Date queste premesse, occorre quindi fare chiarezza e capire cos'è veramente la filosofia, avanzare le domande adatte per comprenderne l'utilità e riscoprire la sua importanza. Cosicché la filosofia non possa essere "un argomento tra gli altri", ridotto a una sorta di "passione per il sapere", ma "l'argomento sugli altri" che ha determinato fino ad oggi il nostro destino.
Secondo Aristotele la filosofia nasce da "THAUMA", che non significa semplicemente meraviglia, come un mite atteggiamento di stupore in ciò che ci incuriosisce, ma qualcosa di estremamente profondo e tellurico; "THAUMA" originariamente significa "terrore", "angosciante stupore", "inquietante meraviglia", "paura".
Nel significato etimologico del termine; "PHILO" sta per "amore", "cura", "attenzione", "tensione verso" ; "SOPHIA" sta per "sapienza", "ciò che sta in luce", "ciò che non si può smentire", "verità".
La filosofia è l'attenzione per la verità e nasce dalla thaumante paura del dolore e della morte. L'uomo arcaico inizia ad osservare l'abisso e a sperimentare il terrore di fronte alla sua immensità. Egli è ostile a tutte le forze al di fuori del suo controllo che lo rendono piccolo, insignificante e dannatamente mortale, inventa quindi rimedi per proteggersi dal dolore e allontana il più possibile le tenebre dai suoi orizzonti.
Già nell'Antica Grecia i miti erano le prime avvisaglie (seppur primordiali e ancora appartenenti al "sogno") in quanto rivelatrici di un rimedio alle difficoltà della condizione umana. Ma la prima grande figura rivoluzionaria all'interno del mito è Prometeo; Eschilo, nel suo racconto, mette in discussione l'intera dimensione mitica, dandone un taglio più pragmatico e terreno rispetto ai rimedii offerti dal mito, accostandola metaforicamente alle forze naturali esterne alla volontà umana, che Prometeo ("colui che pensa prima"), filantropo e rappresentante del genere umano, vuole padroneggiare attraverso la "téchne" (tecnica). Secondo la mitologia greca Prometeo ruba la tecnica del fuoco agli dei per darla agli uomini, per offrire loro la capacità di costruire invenzioni e rimedi (razionali, pratici e radianti come il fuoco) contro la paura del dolore e della morte, che le forze naturali esterne incessantemente procurano.
La filosofia nasce dal ...
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